Antonella Orefice merita la cittadinanza onoraria altamurana
Una bella ed interessante serata culturale ad Altamura venerdì 25 ottobre 2019, con l’Associazione AlGraMà, nella Sala Convegni ABMC “Andrea Giorgio”, in compagnia della scrittrice Antonella Orefice, per la presentazione del suo libro, nel quale restituisce l’onore alla poetessa Eleonora Pimentel Fonseca, che partecipò alla rivoluzione del 1799, e fu impiccata a Napoli per volontà del re. La sala era gremita, soprattutto di giovani attratti dalla curiosità storica, per ascoltare la scrittrice, storica e laureata in Filosofia all’Università “Federico II” di Napoli, dotata di tanta passione per la ricerca storica sulla Repubblica del 1799, che ha pubblicato diverse monografie sui fatti e sui protagonisti dell’epoca, investigando su alcuni documenti di archivio inediti, interrogando fonti di diversa natura utili all’arricchimento istruttivo sulla società di quel tempo. L’associazione AlGraMà, guidata dal suo infaticabile presidente, l’avv, Gianni Moramarco, ha chiesto ed ottenuto dalla Orefice di organizzare in Altamura, tra i primi, l’evento di presentazione del nuovo libro: “Eleonora Pimentel Fonseca, l’eroina della Repubblica napoletana 1799”, editore Salerno, settembre 2019. Ed è stata anche una occasione per evidenziare – come ha fatto nel suo libro Antonella Orefice – il ruolo che ha avuto la città di Altamura nella Rivoluzione del 1799: ci ha pensato nel dibattito il prof. Giuseppe Pupillo docente di storia, scrittore e profondo conoscitore delle vicende altamurane riguardo la Rivoluzione del 1799. La Orefice ha rifondato il “Nuovo Monitore Napoletano” di cui è Direttore, con l’ideale intenzione di dare una continuità al “Monitore Napoletano”, diretto nel 1799 da Eleonora de Fonseca Pimentel, grande protagonista e martire della Repubblica Napoletana: alla rivista mensile storico-culturale on-line collaborano attualmente docenti e storici da tutta Italia. Portoghese di nascita e napoletana di adozione, Eleonora Pimentel aderì alla causa rivoluzionaria di fine secolo, assumendosi un impegno civile nuovo per una donna del suo tempo. Pagò con la vita l’impegno profuso nella divulgazione delle idee libertarie. Il volume della Orefice offre una chiara esposizione del complesso periodo storico, fa emergere la vita della Pimentel in tutti i risvolti drammatici del suo vissuto, dalla separazione dal marito, alle gravidanze mancate, intrecciandola all’evolversi di idee e avvenimenti politico-sociali che caratterizzarono il panorama dell’Italia e particolarmente del Mezzogiorno alla fine del XVIII secolo. Considerata nelle sue vicissitudini umane, oltre che nell’impegno civile, la figura della Pimentel viene raccontata nel suo percorso cronologico e soprattutto nella sua integrità di persona. E’ intervenuto, con interessanti testimonianze sulla storia di quel tempo, l’avv. Francesco Lembo, dichiarandosi collezionista: a parer nostro sicuramente persona particolarmente appassionata di storia ed informata da fonti autentiche che caratterizzarono la società partenopea di quegli anni. Ha moderato l’incontro il prof. Luigi Mininni. L’impegno civico di Antonella Orefice e la passione profusa nella sua opera di ricerca sono stati premiati anche dal Comune di Napoli: le hanno conferito la Medaglia simbolo della Città ed un Attestato di Benemerenza. La Città di Altamura, a nostro avviso, ha doveri di gratitudine e di stima verso la ricercatrice Antonella Orefice: merita senza ombra di dubbio, il riconoscimento della cittadinanza onoraria, per il suo originale contributo alla ricerca storica sui fatti di Altamura durante la Rivoluzione del 1799.
Nella foto: Antonella Orefice (Foto Carlo Centonze)