Il castello svevo di Gravina
Il Castello Svevo di Gravina fu fatto costruire da Federico II di Svevia, lo Stupor Mundi per eccellenza, in carica dal 1220 al 1250, dall’architetto e scultore fiorentino Fuccio, sulla cima di un colle a nord del paese: dominava tutta la città di Gravina in Puglia, definita dallo stesso Imperatore “Giardino di delizie”, per i vasti boschi popolati di armenti e ricchi di selvaggina, per le sue pittoresche colline rivestite di viti e ulivi, per la fertilità del suo territorio, per un interessante lago artificiale nelle vicinanze, donde il distico attribuito a Federico II di Svevia “Gravina, urbs opulenta, grana dat et vina”. Il Castello fu un robusto parco per l’uccellaggione, tutto costruito in mazzaro, dimensionato 58,50 x 29 metri con quattro torri che lo affiancavano, diviso in tre ripiani incluso l’ammezzato. Il portale d’ingresso è di pietra scolpita con sopra l’insegna Sveva. Sul vano del portone si elevava una torre che troneggiava tutto l’edificio mentre le sale dell’appartamento erano illuminate da finestre bifore, ornate di pietra gentile intagliata, come si può ancora oggi rilevare grazie ad alcuni ruderi. Il maniero era custodito dal castellano, da soldati e falconieri, ed era fornitissimo di armi e vettovaglie. Oggi il Castello svevo è governato, per la manutenzione e per le visite guidate, dalla Fondazione “Ettore Pomarici Santomasi”, che in estate organizza eventi di rilevanza culturale.
Raccontiamolo ai ragazzi!
Foto: Carlo Centonze