Arcangelo Scacchi, uno scienziato di fama mondiale (1810 – 1893)
Gravina ne va superba per avergli dato i natali il 9 febbraio 1810. Nel fiore della sua giovinezza, appena ventunenne, fu salutato dottore in medicina col massimo dei voti e della lode. Il creato lo avvinceva ogni giorno, sempre più, col suo fascino irresistibile, attraente e lo invitava a scrutare i segreti nascosti nel suo triplice regno: animale, vegetale, minerale. Si tuffò con tutto il suo ardore giovanile attraverso una instancabile attività che ha del prodigioso. Vennero le sue prime pubblicazioni: “Notizie intorno alle conchiglie ed agli zoofili fossili delle vicinanze di Gravina in Puglia” tra le altre. Volle cimentarsi in un concorso per cattedra in mineralogia e Direttore del Museo Mineralogico napoletano. Sbaragliò tutti, simile ad un gigante in terra di nani! Le associazioni, le più illustri Accademie e Società scientifiche gareggiarono, per averlo quale Membro illustre, tutti ambivano il suo nome e la sua firma. Ben presto la sua fama di dotto varcò i confini della sua Madre Patria, l’Europa intera ammirò le doti di straordinario ingegno del nostro illustre concittadino. Ed ecco nominato membro della Società dei naturalisti di Francoforte sul Meno, della Società mineralogica di Jena, della Società dei Naturalisti della Nuova Granata, socio onorario della Società dei Naturalisti di Berlino, corrispondente della Società reale delle Scienze di Gottinga, socio ordinario della Regia Accademia Bavarese delle Scienze, socio attivo e poi onorario per acclamazione della Società imperiale Mineralogica di Pietroburgo, socio straniero dell’Accademia delle Scienze Ungheresi, Socio corrispondente della Reale Accademia delle scienze di Berlino, della Società Nazionale delle Scienze naturali di Cherbourg, dell’Accademia delle scienze dell’Istituto di Francia. Oltre 150 nomine arricchirono ed onorarono il suo ingegno. Egli è stato il primo mineralogista italiano che si sia affermato con la sua opera in campo internazionale. Educatore di moltissime generazioni, maestro insigne per mezzo secolo, profuse dalla cattedra i tesori della sua vivida e penetrante intelligenza.
Michele Gismundo
(Dalla relazione di don Angelo Casino al Convegno “Chi era Arcangelo Scacchi?” del 10 febbraio 2010)