Altamura e Gravina si sono distinti per contumelie gratuite
Il 7 agosto 20 è stata inaugurata una nuova area a verde, su Via Madonna della Croce, contigua all’ipogeo dedicato a San Michele delle Grotte in Altamura. Il sito ufficiale del Comune di Altamura ha pubblicato la notizia abbinandola ad immagini relative alla Chiesa Rupestre di San Michele, ubicata nel Rione Fondovito a ridosso della gravina. Mentre ALGRAMà si è precipitata per segnalare l’inconveniente e porre immediato rimedio, taluni gravinesi, in maniera precipitosa, senza voler mettere in conto la buona fede e l’errore, hanno gridato al “furto”. La comprensibile reazione è presto degenerata allorquando si è poi parlato, in maniera inopportuna ed offensiva, di indole o di DNA. I campanili delle due cittadine si sono distinti per contumelie gratuite, con l’inevitabile partecipazione di figure istituzionali votate al populismo. Ora, a distanza di qualche giorno, due considerazioni. Il Culto dell’Arcangelo Michele, impropriamente equiparato ad un Santo, è di origine orientale e sin dalla fine del V secolo si diffuse in tutta Europa con la apparizione nella Grotta di Monte S. Angelo. San Michele è venerato da più parti, onde alcuno può appropriarsene o sottrarlo, tanto che ALGRAMà ha proposto la valorizzazione della via Micaelica della Murgia che potrebbe delinearsi da Montescaglioso, per raggiungere Matera, sino poi a Minervino. La seconda considerazione nasce da vari interrogativi. Chi gestisce il sito ufficiale del Comune di Altamura? Chi lo cura? Chi ne controlla l’aggiornamento? Chi ne è il responsabile? Vi è un dirigente o un Assessore che ne ha la responsabilità o il coordinamento? Il problema si pone perché sembrerebbe che l’inconveniente denunciato dai cugini gravinesi non sia isolato. Sembrerebbe, infatti, che altro errore sia stato commesso circa la pubblicazione delle foto delle Orme dei Dinosauri. E allora, le scuse ufficiali non appaiono sufficienti. E’ il caso che l’aggiornamento del sito sia affidato a professionisti, a persone che abbiano un grado medio di cultura, ad un team di figure qualificate che consentano di curare il biglietto da visita della città in maniera seria e adeguata ad origini, storia, tradizione. Si affidi il sito alle migliori intelligenze della città. Non si perda tempo. Si chieda la collaborazione delle Scuole superiori, degli amici della Università della terza Età. Dei professori e dei dirigenti in pensione. Dei giornalisti e delle associazioni. Si crei una redazione che, gratuitamente, si occupi della informazione e della immagine della città.
Gianni Moramarco