“PER NON DIMENTICARE” è bene leggere un libro di Renzo Paternoster
Ve lo siete mai chiesti perché leggere un libro? Ci arrivano tante risposte, ma un messaggio ci è sembrato interessante: “non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi, leggete per vivere”.
Ogni libro infatti contribuisce, in qualche modo, a renderci una persona migliore, a cambiare una parte di noi, a cambiare il modo stesso di intendere la vita e di viverla. Ci sono libri, poi, che rimangono per sempre dentro di noi, costituiscono il nostro bagaglio culturale.
Nessun libro è migliore di un altro, certo, ma esistono semplicemente libri che sanno trasmettere qualcosa in più, sono diversi da tutti gli altri. Contribuiscono alla formazione culturale dell’individuo. I tanti libri scritti dall’amico Renzo Paternoster, murgiano puro sangue e socio Algramà, hanno una finalità nobilissima: educare al rispetto dei diritti umani, interessare, emozionare, far capire. Nei campi di sterminio – scrive Renzo Paternoster – “non basta il delirio mortifero dell’annientamento degli ebrei, dei rom, dei sinti, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova e di chi è schiacciato per sempre dal fanatismo nazista, necessita anche cancellare l’estetica della morte, sfregiando la coscienza e incrostando l’anima dei sopravvissuti alle prime selezioni, di chi da un momento all’altro può “passare dal camino”. Proprio i camini, che spargono l’odore acre di carne bruciata, l’alito infernale che si sparge sulla terra, diventano la metafora della “catena di smontaggio della vita. I campi di sterminio nazisti sono dunque luoghi di sottrazione totale. Sottrazione della vita, sottrazione della morte».
Per ricordare il male nelle sue estreme crudeltà – scrive Renzo Paternoster – “dobbiamo metterci dalla parte delle vittime, della loro sofferenza, così ci aiuta a comprendere che lì potevo esserci io, come vittima o come carnefice: le descrizioni del male, possono generare il bene. Descrivere il male per generare il bene”
I libri scritti da Renzo Paternoster sono diventati saggi di studio in tante Università d’Italia. Sono “entrati” in tante biblioteche del nostro paese. In particolare, i testi “La politica del male” e “Il nemico e le categorie politiche della violenza”, sono “entrati” nelle biblioteche statunitensi e in diversi paesi della Unione Europea.
A nostro avviso, i libri scritti da Renzo Paternoster dovrebbero “entrare” anche nelle scuole medie superiori, nei progetti lettura, quelli seri, delle nostre comunità murgiane.
I professori hanno una responsabilità enorme: è affidato loro il compito di far comprendere ai ragazzi quanto sia importante la civile convivenza, quanto è prezioso il rapporto interpersonale e l’agire sociale basato sul rispetto della vita degli altri.
La lettura, la scrittura, l’aritmetica e quant’altro, non sono importanti se non servono a rendere questi nostri ragazzi tolleranti, predisposti alla comprensione e a quel sentimento, a quel valore rivoluzionario, che pare si sia affievolito, della fratellanza.
La redazione