Opera di interesse culturale di AlGraMa.

La fame e le ire di braccianti disoccupati e di bambini scalzi si sono fatte passioni sociali nel secondo dopoguerra. Se non capiamo la fame, non potremo capire la storia della nostra terra, del nostro popolo e non potremo giustificare il radicalismo della lotta di quegli anni. Si giocava con la vita, perché la vita era persa. Una ricerca storica, quella di Michele Gismundo, che si fa spettacolo, ed emerge sul piano storico e sociale il “caso Gravina” nelle lotte contadine, nei moti popolari per il pane e il lavoro, per la dignità umana soprattutto.

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GIUSEPPE MARRULLI

È gravinese di nascita e di formazione. Sposato, con tre figli, ha studiato economia all’Università di Bari, dove si è laureato negli anni settanta. La sua esperienza professionale si è svolta per intero nella Banca d’Italia. In questa istituzione è entrato giovanissimo, all’età di 23 anni, dopo aver superato un concorso pubblico nazionale. La carriera lo ha portato a frequentare gli ambienti romani della banca centrale e ad esercitare la professione, prima da funzionario e poi da dirigente, in diverse città italiane del Veneto, della Calabria e della Puglia. Congedatosi dal lavoro, ha studiato lingue e letterature russa, inglese e francese, presso la Facoltà universitaria barese. È stato per un breve periodo consigliere prima e presidente dopo della Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Ha sempre mantenuto un grande interesse, da amatore, per le opere di letteratura teatrale.

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PUNTI VENDITA DEL LIBRO:

-ALTAMURA: Cartolibreria “Il Gessetto” di Saverio Dambrosio, Via Matera n°35

-GRAVINA IN PUGLIA: Cartolibreria Vincenzo Parrulli, Via Matteotti

-Ass. Culturale ALGRAMA’ : Alberto Ragone 3926207283 – Filippo Cristallo 3299519822

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