Fermati 17mila Kg di Pane Ceco diretto ad Altamura
Coldiretti Puglia ha lanciato l’allarme sull’invasione di cibo straniero che minaccia il patrimonio agroalimentare italiano, mettendo in evidenza una serie di preoccupanti tendenze. Secondo i dati Coeweb Istat, le importazioni di prodotti agricoli e agroalimentari in Puglia sono aumentate del 74% in 10 anni, con un impatto significativo sul settore.
L’ultima scoperta riguarda un tir proveniente dalla Repubblica Ceca carico di 17mila chili pane congelato destinato ad Altamura, rinomata patria del pane DOP. Questo episodio conferma una tendenza preoccupante di invasione di cibo straniero nella regione, con prodotti che spesso non rispettano gli stessi standard di sicurezza alimentare, ambientale e dei diritti dei lavoratori.
Coldiretti Puglia ha evidenziato come questa invasione sia favorita dalle politiche europee che hanno portato a un calo della produzione agricola nazionale, con gravi conseguenze sul deficit alimentare del Paese. La Puglia si trova al centro di questa sfida, con un aumento del 66% delle importazioni di prodotti agricoli e agroalimentari dai Paesi extra UE solo nel 2023.
Tra i prodotti più colpiti ci sono il grano turco, che continua a influenzare i prezzi del frumento pugliese, e il grano canadese trattato con glifosato, un erbicida vietato in Italia. Le importazioni di grano russo e turco sono aumentate in modo esponenziale, mettendo a rischio migliaia di aziende agricole italiane.
Ma non sono solo i cereali a essere minacciati: anche le importazioni di frutta, verdura e altri prodotti alimentari dall’estero stanno aumentando, con rischi per la salute dei consumatori. Ad esempio, sono stati segnalati casi di pesticidi vietati nell’Unione Europea presenti in arance egiziane e limoni argentini.
Coldiretti sottolinea l’urgente necessità di serrare i controlli nei porti e di intercettare le triangolazioni per contrastare questa concorrenza sleale. È fondamentale garantire che i prodotti importati rispettino gli stessi standard dei prodotti italiani, per proteggere la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole.
Fonte: Coldiretti – PUGLIA