Comunicato Ufficiale 07.06.2019
Svelato il Museo Virtuale Altamura 1799
Un sogno divenuto realtà! La sera del 6 giugno del 2019, davanti ad una folla entusiasta, all’interno della sala convegni dell’ABMC “Andrea Giorgio” è stato presentato ufficialmente il “Museo Virtuale Altamura 1799”, un modo nuovo di approcciarsi alla storia e alla conoscenza. In una serata condotta dal prof. Luigi Mininni, Direttore Comunicazione di AlGraMà, che ha visto come ospiti il prof. Biagio Clemente (Dirigente del Liceo Classico “Cagnazzi”), il prof. Vitantonio Petronella (Dirigente dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Nervi-Galilei”), il prof. Angelo Michele Di Donna (il docente del “Nervi-Galilei” che ha materialmente guidato i ragazzi più giovani che hanno lavorato per realizzare il museo), il prof. Giuseppe Pupillo (anch’egli docente del “Nervi-Galilei” e indubbiamente il più apprezzato storico locale e Presidente dell’ABMC, l’Archivio Biblioteca Museo Civico) e l’avvocato Gianni Moramarco (presidente dell’Associazione Culturale AlGraMà). Proprio AlGraMà ha svolto il ruolo di propulsione e di collante tra i diversi soggetti che hanno contribuito (e contribuiranno nei prossimi anni) a realizzare il Museo Virtuale: l’Istituto Tecnico Tecnologico “Nervi”, il Liceo Classico “Cagnazzi”, il Liceo Scientifico Linguistico “Federico II di Svevia”, l’Istituto Tecnico Economico “Genco”, cui si sono aggiunti i contributi dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici di Napoli e il Nuovo Monitore Napoletano, nonché dell’Associazione Maria SS. del Buoncammino. Mentre l’ABMC ha curato l’indispensabile opera di consulenza storico-scientifica, grazie alla mediazione di AlGraMà sono previsti per i prossimi anni anche contributi da parte di importanti collezionisti privati, il primo dei quali, l’avvocato Francesco Lembo ha già messo a disposizione importanti documenti originali. Il Museo Virtuale Altamura 1799 è visitabile all’indirizzo www.museoaltamura1799.com ma quella visibile oggi è solo la prima parte di un contenitore destinato ad arricchirsi di anno in anno. L’avvocato Moramarco però, nel suo intervento è andato oltre, identificando il Museo sul 1799 ad Altamura, come il primo tassello di una vera e propria rete museale destinata a coinvolgere i centri vicini: Matera con la sua tradizione rurale, Gravina con un museo dedicato agli eventi dell’immediato secondo dopoguerra, Santeramo con i dipinti di Francesco Netti. AlGraMà, senza chiedere fondi pubblici, ma grazie alla generosità di diversi sposor privati, per i prossimi anni si propone di mutare radicalmente il concetto di musealità legata alla storia, raggiungendo in tutte le parti del mondo gli appassionati di storia e del territorio murgiano.
Area Comunicazione AlGraMà