2021-2030 la strategia europea per i diritti delle persone con disabilità
Il 3 marzo scorso la Commissione europea ha presentato la strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 per garantire loro la piena partecipazione alla società su un piano di reale parità. Sebbene negli ultimi decenni siano stati compiuti progressi nell’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione, all’occupazione, alle attività ricreative e alla partecipazione alla vita politica, permangono ancora molti ostacoli e barriere.
La nuova strategia contribuisce all’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, oltre che a sostenere l’attuazione da parte dell’UE e dei suoi Stati membri della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 2006.
La nuova strategia definisce le iniziative fondamentali focalizzate su tre temi principali.
- Diritti dell’UE: le persone con disabilità hanno lo stesso diritto degli altri cittadini dell’UE di trasferirsi in un altro Paese o di partecipare alla vita politica. Entro la fine del 2023 la Commissione europea proporrà una tessera europea d’invalidità per tutti i paesi dell’UE, che agevolerà il riconoscimento reciproco dello status di disabilità tra gli Stati membri, aiutando le persone disabili a esercitare il loro diritto alla libera circolazione. La Commissione, inoltre, collaborerà strettamente con gli Stati membri per garantire la partecipazione delle persone con disabilità al processo elettorale nel 2023.
- Vita indipendente e autonomia: le persone con disabilità hanno il diritto di vivere in modo indipendente e di scegliere dove e con chi vivere. Per sostenere una vita indipendente e l’inclusione nella comunità, la Commissione elaborerà orientamenti e avvierà un’iniziativa per migliorare i servizi sociali per le persone con disabilità.
- Non discriminazione e pari opportunità: la strategia mira a proteggere le persone con disabilità da qualsiasi forma di discriminazione e violenza e a garantire l’accesso alla giustizia, all’istruzione, alla cultura, allo sport e al turismo, e le pari opportunità in tutti questi ambiti. La parità di accesso deve essere garantita anche per quanto riguarda l’occupazione e tutti i servizi sanitari.
Una condizione fondamentale che permette di partecipare alla società su un piano di parità con gli altri è un ambiente, fisico o virtuale, accessibile. L’accesso è sicuramente migliorato grazie anche a un più solido quadro giuridico dell’UE, ricordiamo l’atto europeo sull’accessibilità, la direttiva sull’accessibilità del web e la normativa sui diritti dei passeggeri. Tuttavia, molti ambiti non sono ancora contemplati dalle norme comunitarie e vi sono differenze nell’accessibilità degli edifici, degli spazi pubblici e di alcune modalità di trasporto.
Con l’obiettivo di superare le barriere ancora esistenti, nel 2022 la Commissione europea varerà il centro europeo di risorse “AccessibleEU”, che permetterà di creare una base di conoscenze con informazioni e buone pratiche sull’accessibilità in tutti i settori.
È previsto un forte impegno da parte di tutti gli Stati membri per realizzare la strategia, quali attori chiave nell’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
La Commissione istituirà la piattaforma sulla disabilità, della quale faranno parte anche le autorità nazionali responsabili dell’attuazione della convenzione e le organizzazioni delle persone con disabilità, che avrà quale finalità sostenere l’attuazione della strategia e rafforzare la cooperazione e gli scambi sull’attuazione della convenzione. La piattaforma avrà un’ampia presenza online e garantirà la continuità delle attività nel corso dell’anno. La Commissione integrerà le questioni relative alla disabilità in tutte le politiche e le principali iniziative dell’UE e promuoverà i diritti delle persone con disabilità a livello mondiale, perché i loro diritti non si fermano alle frontiere dell’Europa.
Un impegno gravoso che si propone di andare oltre l’obiettivo di un’Europa senza frontiere della precedente strategia 2010- che deve superare le difficoltà ulteriori e impreviste causate dalla pandemia che stiamo ancora vivendo, poiché le persone con disabilità sono state tra le più duramente colpite dalla crisi sociosanitari ed economica determinata dal COVID-19.
Remo Barbi
Componente segreteria regionale FNP CISL Pensionati Puglia