Mercadante: un’odissea di passione e rinascita’
Martedì 7 Gennaio al Teatro Cinema Mangiatordi è stato presentato il cortometraggio ‘Mercadante: un’odissea di passione e rinascita’ della durata di circa 20 minuti, dedicata al nostro grande maestro e compositore. A condurre la serata è stato Vincenzo Capurso dell’associazione culturale Kuzco Lab.
L’idea del cortometraggio è nata in contesto proloco, la produzione è stata gestita da Cinzia Clemente di Obiettivo Successo (aiuto regia e casting), in collaborazione con ‘Amarante frame’ (produttore esecutivo) e Proloco. Cinzia ha affidato la scrittura e la regia a Gerry Ciccimarra che si è fatto affiancare da Cristian Masi. Hanno contribuito alla serata gli interventi di Pietro Colonna (Proloco), di Giuseppe Pupillo e del trio musicale composto dal maestro del Coro Polifonico Mercadante, Alfredo Luigi Cornacchia (al piano forte), Natalia Bonello (al flauto) e Annunziata Loporcaro (soprano), che hanno eseguito una delle tante canzoni napoletane di Mercadante, La rosa, parti di concerti e l’inno a Sant’Irene. Alla realizzazione del corto metraggio ha contribuito la consulenza tecnica del flautista Giovanni Mugnuolo che già ha partecipato varie volte ad eventi musicali ad Altamura e dintorni in onore di Mercadante.
Il cortometraggio sarà nuovamente proiettato dal 16 Gennaio per circa una settimana e poi sarà disponibile in streaming.
Il cortometraggio inizia con una scena a Napoli, dove Mercadante da adulto parla con la moglie, Sofia Gambaro, della sua ultima opera, Leonora, la cui prima sarà al teatro nuovo. Sofia gli consegna una lettera per lui, spedita al conservatorio; la lettera proviene da Altamura e contiene un invito a tornare nel paese d’origine. Tornano i ricordi e si continua con un balzo indietro nel tempo, a quando, durante l’infanzia, attorno al 1799 Altamura era coinvolta nelle vicende della Repubblica napoletana e le truppe del Cardinal Ruffo erano arrivate prima a Matera e poi ad Altamura, che verrà assediata per poi cadere ed essere sgomberata e saccheggiata.
Durante queste vicende, mentre si discute di abbattere l’albero della libertà, viene ricordato il momento in cui Giacinto, fratello maggiore di Saverio, gli regala il flauto.
Concluse le vicende del 1799, viene ricordato il Viaggio a Napoli e poi si ritorna al momento della lettera altamurana, a cui risponde con gratitudine. Poi Mercadante raggiunge Altamura nel 1844 e la mente torna ad altri ricordi dell’infanzia.
I titoli di coda sono accompagnati dall’Inno a Sant’Irene. Si è trattato di una bella serata, della visione di un prodotto eccellente anche per la presenza di una colonna sonora stupenda che ha reso tutto più facile e bello, un’opera con cui si sta cercando di riparare i danni subiti dalla fama di Mercadante; è stato emozionante anche perché tra il pubblico c’erano molte comparse che hanno partecipato alle riprese e alcuni attori che poi sono saliti sul palco. Alla buona riuscita hanno contribuito gli abiti storici del’Associazione Algramà.
Il cortometraggio aveva partecipato al Festival del cinema europeo di Lecce. I personaggi principali sono stati: Saverio bambino (Michele Squicciarino), Saverio Ragazzo (Vito Galetta), Saverio adulto (Antonio De Rosa), Sofia Gambaro (Mariasole Cornacchia), Rosa Bia (Donatella Denora), Luca de Samuele Cagnazzi (Ivano Picciallo), Giuseppe Mercadante (il padre, Nando Lo Pio) e Giacinto Mercadante (Gianni Lorusso).