Ritorna la Madonna del Buoncammino
Dopo due anni la Madonna del Buoncammino torna solennemente in città trainata dai buoi e soprattutto dalla fervida fede e viva devozione da parte di una comunità che si incontra nel corso di pochissimi appuntamenti e si riconosce nella Madonna che ci accompagna durante il nostro percorso di vita.Anche questo anno , dopo la lunga pausa pandemica, il Carro della Madonna sarà preceduto dall’asta della bandiera e scortata dalla tradizionale cavalcata. L’asta della bandiera costituisce ormai un rito folkloristico finalizzato ad individuare modalità e fonti per il pagamento dei festeggiamenti. Rito comune ad altre cittadine e festività ( san Pietro Vernotico ) che non inficia in alcun modo l’aspetto spirituale della manifestazione religiosa. Il Vessillo è esso stesso un simbolo, un segno di devozione. Non sono in grado di stabilire a quale epoca risale la Processione che accompagna la Madonna dal Santuario in città. E’ certo, però, che fu portata per la prima volta in cattedrale nel settembre 1920. Quindi, il 10.05.1923 venne deliberato che la Vergine fosse accolta ogni anno presso la Chiesa Cattedrale. Prima del 1920 era accolta, ad anni alterni, nella Chiesa di S. Teresa e di San Domenico.Abbiamo testimonianze fotografiche circa la processione che risalgono al 1922 .L’ Asta della Bandiera e la Cavalcata trovano, probabilmente, la loro origine nel secondo dopoguerra, o in una idea di don Paolo Colonna degli anni 50/60.Ritengo che la cavalcata possa trovare una spiegazione nella necessità di rendere trionfale l’ingresso della Madonna in Città, un po imitando le tradizioni più antiche di altre cittadine limitrofe: si ricordano la Cavalcata dei cavalieri della Bruna a Matera, o la Cavalcata degli Angeli nella festa della Madonna dell’Incoronata.Critiche e commenti accompagnano sempre questa processione per via, soprattutto, della confusione determinata dalla ingovernabilità dei cavalli e dall’atteggiamento di protagonismo assunto dai cavalieri, spesso sprezzanti e dimentichi di dover partecipare ad un percorso di preghiera.Il fascino della Cavalcata, nonostante la mancanza di intrinseci significati sia religiosi che storici e di corredi cavallereschi adeguati, rimane sempre integro e forte nella tradizione e nei cuori altamurani.E dobbiamo ringraziare i soci dell’associazione Buoncammino e i componenti del Comitato feste che, proprio perché animati dalla fede e dalla devozione per la Madonna, ogni anno si impegnano per mantenere viva la tradizione.Il loro impegno è davvero esemplare se si considera la complessità delle disposizioni in materia di sicurezza che impongono chilometrici transennamenti e impiego di stuart. Oltre che costi importanti.Chi dubita della loro onestà, si attivi in prima persona, partecipi, si assuma responsabilità e si impegni a fare meglio.Il fango del sospetto gratuito rischia solo di distruggere, in un sol colpo, tradizioni e storia, nonché di intorbidire fede e venerazioni di un popolo.